Gli affreschi: dalla storia al mito

Se si attraversano saloni e salotti dei due piani nobili del palazzo, si ha modo di ammirare le opere a fresco di rilevanti artisti come Lazzaro Tavarone, Lorenzo de Ferrari e Sebastiano Galeotti e soprattutto di scorrere l'evoluzione delle tipologie di soggetti richiesti dai committenti.

Infatti le volte dei due saloni sono dedicate alle imprese legate a membri della famiglia Grimaldi, come La conquista di Lisbona e Il trionfo di Ranieri Grimaldi, e ne esaltano il ruolo pubblico e politico porgendo precisi messaggi agli osservatori, anche considerato il ruolo non solo privato della dimora. Il palazzo di Pellicceria era infatti inserito negli elenchi di "palazzi dei Rolli", cioè delle dimore ritenute adeguate ad essere utilizzate dalla Repubblica per accogliere ospiti ufficiali. Con la proprietà di Maddalena Doria, e la ristrutturazione da lei voluta, entrano nei salotti della dimora i più ameni soggetti mitologici ed epici come il Concilio degli dei di Sebastiano Galeotti o Le storie di Achille di Lorenzo De Ferrari che realizza anche, nella galleria degli specchi, Venere e BaccoPan battuto da amore e il Trionfo di Galatea.